Michelin Via Emilia Best 2026

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Il 19 novembre a Parma abbiamo scoperto che Da Lucio ha ottenuto la Stella che non aveva

Forse dando per scontato scaramanticamente che Da Lucio a Rimini non avrebbe ricevuto la Stella dalla Michelin, ciò ha fatto sì che Jacopo Ticchi invece sia salito sul palco del Teatro Regio di Parma annunciato da una emozionatissima presentatrice come novità 2026 che si va ad aggiungere a un lungo elenco di ristoranti stellati nelle 71 edizioni della Guida Rossa in Italia e in quella che negli anni 50 era la Provincia di Forlì. Cosa ha fatto sì che il ristorante in questione che si trova ora da oltre un anno circondato dal mare fosse già stellato per il clienti molto prima? La frollatura o stagionatura delle carni, sia di terra che di mare, sicuramente ha preso il sopravvento sui tanti che in assoluto silenzio la praticano, dalle pizzerie di Firenze alle Osterie di Bolgheri, spadellandola nella città che di “pesce fresco” vive da sempre. Il papà di Lucio inoltre ha azzardato anche di togliere la pasta, se escludiamo un riso, nell’attuale menù. Cosa si mangia? Il resto sono: un solo percorso di assaggi, ma anche con piatti disponibili a la Carte nella porzione intera, a 140 euro. Questo non toglie la possibilità di scegliere 3 piatti a meno di 40 euro, ovvero il costo medio di ognuno dei rimanenti. Altra anomalia per un ristorante stellato, i dolci a 8 euro, in effetti in questo quelli di Da Lucio non se la tirano sicuramente e correranno presto ai ripari. Jacopo Ticchi e soci sono gli ultimi di una serie di locali che partendo dal 1959 hanno visto brillare la riviera Romagnola e la ViaEmilia.

Elio Crociani Journalist
ViaEmiliaBest.it

Ecco la viAEmiliaBest nelle Guide 2026

Con l’autunno arrivano puntuali le Guide dedicate ai Ristoranti. Quelle per il prossimo 2026 verranno presentate il 20 ottobre, Gambero Rosso e Slow Food, 19 novembre, Michelin, nel mezzo Espresso curata da Luca Gardini celebre World Sommelier cervese.
La concomitanza di lunedì prossimo vedrà qualche Ristoratore doversi dividere fra Torino e Roma: importante esserci per questi esercizi scelti fra decine di migliaia in tutta Italia.
Se il volume giallo dedicato ai locali che praticano un prezzo massimo di 40 euro per 3 piatti è rimasto intatto come dimensioni nel tempo, con indirizzo e recensione, per cui solo alcuni ottengono la fatidica Chiocciola dopo anni di costanza, le altre guide invece, con prezzi anche superiori per un pasto completo, riducono sempre più il numero di insegne, dando però più stelle, forchette e cappelli.
Michelin ha già anticipato mensilmente, dai primi giorni di gennaio 2025, un centinaio di nuovi ingressi online, che di diritto saranno pubblicati nero su bianco nel rosso libro, sempre più striminzito, all’opposto di Osterie d’Italia. L’attesa e l’impazienza di sapere chi sono i nuovi stellati resta e resiste, anzi la curiosità sale, attirando sempre più sponsor, non da meno i chiocciolati.
Pochissime le speranze di poter ambire ad un “upgrade” per chi non è già dentro la Rossa, sia che si tratti di stella verde o Bib Gourmand.
La Regione con più nuovi consigli è la Lombardia, con oltre una ventina di locali, ma la sorpresa paradossalmente, può essere la Liguria anche se con circa la metà di insegne. Quasi nulla per Val d’Aosta, Basilicata, Molise, che non preoccupa, mentre è l’Umbria a sorprendere con una sola tavola. Anche la Romagna staccata dall’Emilia ha potuto brindare solamente a Forlì, dove La Casa Rusticale dei Cavalieri Templari a marzo scorso ha avuto questo onore. Si tratta della Famiglia Baravelli, che ha proseguito la sua attività con un “pizzico di creatività” (scrive Michelin nella recensione), senza montarsi la testa fino al primo agosto. Ora, dopo un periodo durato 2 mesi di chiusura, Templarè si presenta rinnovato, con apertura solo serale e “speak easy”, puntando su Cocktail e Padine. Forse non sapremo mai se la cucina della Cheffe Licia Baravelli sarebbe stata meritevole di stella o Bib vista la bella recensione. La cosa certa è che rimane in cucina e continua col figlio Jacopo.
Visto che la presentazione della più attesa si svolge sempre in Emilia, dopo Modena l’anno scorso, quest’anno è la volta di Parma al Teatro Regio.
Intanto bisogna dire che, dopo anni di astinenza, nell’edizione ancora attuale 2025 ci sono stati 2 nuovi stellati in Emilia e 2 in Romagna, più in particolare nella provincia di Forlì Cesena, anche se non proprio in città ma al mare, in quel di Cesenatico, e in montagna ad Acquapartita.
La situazione generale vede in Provincia FC al comando Magnolia, orientato sempre più alla terza stella in quel bel Relais, Villa Margherita, a Montilgallo (Longiano), di proprietà della Conad Forlì, che dopo un’esperienza sempre stellata durante il Covid, ha poi deciso di affidare la gestione dell’F&B ad Alberto Faccani, che stava a Cesenatico in Viale Trieste.
Qualche km più in là, Terre Alte si conferma sempre più il “Ristorante di Romagna”, con cucina di pesce ma in collina, aperto pranzo e cena, sempre prenotatissimo.
Ma parlando di stelle, il più accreditato alla verde è sicuramente Andrea Giacchini del Ristorante Essentia a Castrocaro Terme, trattandosi del cuoco già abbondantemente stellato nel Luberon, in Francia.
Anche nel riminese, dove la stella verde c’era già a San Patrignano, grazie al precedente Chef del Vite Davide Pontoriere, ora è il turno di Giuseppe Biuso cuoco versatile, già stellato a Vulcano in Sicilia, quindi avvantaggiato.
A Faenza, dove per un certo periodo in Guida erano presenti addirittura 2 locali riferibili alla stessa attività, ora ne resta solo uno, e per il Relais Villa Abbondanzi in discesa libera le speranze sono sempre più ridotte.
La Provincia di Ravenna non vede una stella dai tempi della Voglia Matta a Fusignano, potrebbe farcela Uni a Cervia, al momento non ancora presente sulla Michelin pur con 3 Bacchette sul Gambero Rosso, ma le possibilità si ridurrebbero 0,01% e resterebbero legate alle poche novità direttamente in guida di novembre.
Da Lucio a Rimini, nella nuova location, al contrario, per i più ha il 99,99% di probabilità, ma potrebbe fare più notizia non ottenerla la stella.
Dulcis in fundo, Benso a Forlì, col ritorno di Roberto Zondini in sala, aumenta le eventualità di agguantare qualcosa dopo un periodo stazionario.
Non dimentichiamo Da Gorini, a San Piero in Bagno, ampiamente stellato e pure con tre forchette, cui resta la sola prospettiva della Stella Verde in più o, perché no, il raddoppio. Stessa cosa il Piastrino a Pennabilli al confine con Marche e Umbria che il simbolo verde e rosso ce li ha già. uno due tre.

Elio Crociani Journalist
ViaEmiliaBest.it

Lungo la strada che, partendo dal Milanese, attraversa tutte le città della Regione, escludendo solo la provincia di Ferrara e il centro di Ravenna, è stata creata una directory con Hotels, Ristoranti, Trattorie, Osterie, Pizzerie, Bar, Cantine, ecc. che decreta una classifica basata sulle Guide nazionali più autorevoli (Michelin, Espresso, Gambero Rosso, 50 Top Pizza, La Liste e Slow Food). Lungo la Via Emilia si sfiorano così le province di Lodi, Pavia, Cremona per poi arrivare in Romagna fino a Rimini… ma noi vogliamo includere anche le province di Pesaro e Ancona.
La situazione attuale, in attesa dell’uscita delle sopracitate, vede in vetta Massimo Bottura sia con Osteria Francescana che con l’Hotel Villa Maria Luigia manco a dirlo.
Per quanto concerne la Pizza invece abbiamo Confine e Dry a Milano, più Piccola Piedigrotta a Reggio Emilia per rimanere sul podio.
Più difficile comprendere chi vince fra Osterie e Trattorie, per il semplice fatto che ci sono locali ibridi che nelle guide ottengono riconoscimenti come Ristoranti, parliamo sicuramente di Al Cambio a Bologna e Max Poggi a Trebbo.
Per mettere d’accordo tutti, nella Via Emilia Best si è scelto di separare gli stellati Michelin da quelli che iniziando dalla Stella verde si ritrovano nella cosiddetta Anticamera alla Stella Rossa.
Proprio per tale motivo Osteria Francescana con la Stella verde e le 3 stelle rosse ha avuto la meglio su Uliassi a Senigallia e Enrico Bartolini al Mudec di Milano.
Fra i 2 stelle invece D’O di Oldani a Cornaredo (Mi) s’impone grazie alla stella verde in più.
Stessa cosa per i detentori di un’unica stella Rossa, fra i quali abbiamo sei insegne col Green* che, tirando in ballo anche le altre guide, danno il punteggio massimo a il nuovo Gatto Verde del Villa Maria Luigia a Modena (fuori).
Esauriti gli stellati-stella verde si passa a quelli come Cracco in Galleria a Milano, che comanda la lunga lista grazie a numerosi Cappelli e Forchette.
Una cinquantina di nomi, tutti almeno con una stella, rappresentano la prima parte della Via Emilia Best.
Curioso vedere che 3 ristoranti hanno ottenuto 3 Cappelli cadauno sull’Espresso, ma non sono ancora né stellati da Michelin né citati dal Gambero, si tratta di Motelombroso e Sensorium a Milano e, udite udite, Da Lucio a Rimini. Ricordiamo che queste guide coinvolte verranno aggiornate ad ottobre.

Abbiamo già detto delle Pizzerie e Bib Gourmand, adesso parliamo di Chiavi.
Il B&B di Bottura è l’unico a cui sono state attribuite Chiavi in Regione Emilia Romagna e Marche, e sono tre! Unico anche se guardiamo alle vicine Regioni come Liguria, Piemonte, Val d’Aosta, Trentino e Alto Adige.
Mentre in Lombardia una Chiave è andata all’originalissimo Vico (7 camere), al Principe di Savoia e al Mandarin, 2 Chiavi invece sono state attribuite a Portrait, Bvlgari e Grand Hotel e de Milan.
Tutto confermato anche da La Liste Hotels con 95 a Modena e a Milano 94 al Bvlgari, 91.5 Principe di Savoia a cui si aggiungano con 90.5: Armani, Il Duca e Palazzo Parigi.

Prima di passare alle vere Osterie e Trattorie lungo la Via Emilia vanno segnalati quei ristoranti che hanno ricevuto due Cappelli e l’indirizzo Michelin, ovvero Asina Luna a Peschiera Borromeo e Manna Milano.

Ecco qui così il n.1 degli Osti, Trippa a Milano, seguito da Antica Locanda del Mirasole a San Giovanni in Persiceto (Bo), nonchè da All’Osteria Bottega Bologna e da Sangiovesa a Santarcangelo, tutti con 3 Gamberi.
Si tratta di vere istituzioni, incentrate sulla cucina di Terra a discapito di pesce e vegetale se escludiamo i contorni.

Avanti poi con le stelle verdi a Vite a San Patrignano (Rn), Aihmé a Bologna, Caffè La Crepa a Isola Dovarese.

Dulcis fundu, appena arrivate anche in Guida le Spiagge, con La Guida ai Beach Club d’Italia edita da Morellini.

Elio Crociani Journalist
ViaEmiliaBest.it

Michelin Via Emilia Best 2025

*** Green *
Osteria Francescana Modena

***

Enrico Bartolini al Mudec Milano
Uliassi Senigallia

** Green *
D’O Cornaredo

**
Magnolia Longiano
San Domenico Imola
Verso Capitaneo Milan
Seta by Antonio Guida Milano
Andrea Aprea Milano
Madonnina del Pescatore Marzocca

*Green *
Il Piastrino Pennabilli
Al Gatto Verde Modène
Osteria del Viandante Rubiera
Horto Milano
Joia Milano

Dalla Gioconda Gabicce Monte

*
La Buca Cesenatico
Ancòra Cesenatico
Ca’ Matilde Rubbianino
Iacobucci Castel Maggiore
Abocar Due Cucine Rimini
Antica Corte Pallavicina Polesine Parmense
Inkiostro Parme
I Portici Bologne
Alto Fiorano Modenese
Guido Rimini
Arnaldo – Clinica Gastronomica Rubiera
L’Erba del Re Modène
Da Gorini San Piero in Bagno
La Zanzara Codigoro
Trattoria da Amerigo Savigno
Ristorante del Lago Bagno di Romagna
Casa Mazzucchelli Sasso Marconi
La Palta Borgonovo Val Tidone
Cracco in Galleria Milan
Sadler Milano
Anima Milano
Contraste Milano
Iyo Kaiseki Milano
Berton Milano
Moebius Sperimentale Milano
Sine by Di Pinto Milano
Iyo Milano
Il Luogo Aimo e Nadia Milano
Olmo Cornaredo
Nostrano Pesaro
Andreina Lorette
La Coldana Lodi
Villa Naj Stradella

Bib Gourmand Green *
Ahimè Bologna
Caffè La Crepa Isola Dovarese

Green *
Vite Coriano

Bib Gourmand
Osteria dell’Accademia Montegridolfo
Trattoria Antichi Sapori Gaione
Osteria de Börg Rimini
Antica Trattoria la Grotta dal 1918 Sasso Marconi
Trattoria Ai Due Platani Coloreto
Antica Trattoria Cattivelli Monticelli d’Ongina
Trattoria Lanzagallo Gaibana
Podere San Faustino Fidenza
Osteria la Fefa Finale Emilia
La Campanara Galeata
Da Marchesi Novafeltria
Locanda Cacciatori Ponte dell’Olio
Romani Vicomero di Torrile
La Cucoma San Pancrazio
L’800 Argelato
Caffè Grande Rivergaro
La Baita Faenza
Vecchia Lama Lama Mocogno
Dei Cantoni Longiano
Nuova Roma Sasso Marconi
I Tri Siochètt Parma
Ca’ d’Frara Ferrare
Locanda Pincelli Selva Malvezzi
Al Cambio Bologne
Trattoria di Via Serra Bologne
Trattoria da Probo Bagnolo in Piano
L’Ostreria Fratelli Pavesi Podenzano
Osteria Bartolini Milano Marittima
Osteria Bartolini Cesenatico
Osteria Bartolini Bologna
Magnagallo Campogalliano
Locanda Mariella Calestano
Cile’s Fano
Burro & Alici Marotta
Osteria Zanchetti Fossombrone
Nana Piccolo Bistrò Senigallia
Sot’Ajarchi Ancona
Serendib Milano
Trippa Milano
Dongiò Milano
Da Giannino – L’Angolo d’Abruzzo Milano
Mezzolitro Vini e Cucina Rho
Antica Trattoria Cattivelli Monticelli d’Ongina
Osteria del Miglio 2.10 Pieve San Giacomo
Gabbiano 1983 Corte de’ Cortesi
Antica Trattoria Gianna Recorfano
Dell’Alba Piadena

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