Michelin Via Emilia Best 2026

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Il 19 novembre a Parma abbiamo scoperto che Da Lucio ha ottenuto la Stella che non aveva

Forse dando per scontato scaramanticamente che Da Lucio a Rimini non avrebbe ricevuto la Stella dalla Michelin, ciò ha fatto sì che Jacopo Ticchi invece sia salito sul palco del Teatro Regio di Parma annunciato da una emozionatissima presentatrice come novità 2026 che si va ad aggiungere a un lungo elenco di ristoranti stellati nelle 71 edizioni della Guida Rossa in Italia e in quella che negli anni 50 era la Provincia di Forlì. Cosa ha fatto sì che il ristorante in questione che si trova ora da oltre un anno circondato dal mare fosse già stellato per il clienti molto prima? La frollatura o stagionatura delle carni, sia di terra che di mare, sicuramente ha preso il sopravvento sui tanti che in assoluto silenzio la praticano, dalle pizzerie di Firenze alle Osterie di Bolgheri, spadellandola nella città che di “pesce fresco” vive da sempre. Il papà di Lucio inoltre ha azzardato anche di togliere la pasta, se escludiamo un riso, nell’attuale menù. Cosa si mangia? Il resto sono: un solo percorso di assaggi, ma anche con piatti disponibili a la Carte nella porzione intera, a 140 euro. Questo non toglie la possibilità di scegliere 3 piatti a meno di 40 euro, ovvero il costo medio di ognuno dei rimanenti. Altra anomalia per un ristorante stellato, i dolci a 8 euro, in effetti in questo quelli di Da Lucio non se la tirano sicuramente e correranno presto ai ripari. Jacopo Ticchi e soci sono gli ultimi di una serie di locali che partendo dal 1959 hanno visto brillare la riviera Romagnola e la ViaEmilia.

Elio Crociani Journalist
ViaEmiliaBest.it

Ecco la viAEmiliaBest nelle Guide 2026

Con l’autunno arrivano puntuali le Guide dedicate ai Ristoranti. Quelle per il prossimo 2026 verranno presentate il 20 ottobre, Gambero Rosso e Slow Food, 19 novembre, Michelin, nel mezzo Espresso curata da Luca Gardini celebre World Sommelier cervese.
La concomitanza di lunedì prossimo vedrà qualche Ristoratore doversi dividere fra Torino e Roma: importante esserci per questi esercizi scelti fra decine di migliaia in tutta Italia.
Se il volume giallo dedicato ai locali che praticano un prezzo massimo di 40 euro per 3 piatti è rimasto intatto come dimensioni nel tempo, con indirizzo e recensione, per cui solo alcuni ottengono la fatidica Chiocciola dopo anni di costanza, le altre guide invece, con prezzi anche superiori per un pasto completo, riducono sempre più il numero di insegne, dando però più stelle, forchette e cappelli.
Michelin ha già anticipato mensilmente, dai primi giorni di gennaio 2025, un centinaio di nuovi ingressi online, che di diritto saranno pubblicati nero su bianco nel rosso libro, sempre più striminzito, all’opposto di Osterie d’Italia. L’attesa e l’impazienza di sapere chi sono i nuovi stellati resta e resiste, anzi la curiosità sale, attirando sempre più sponsor, non da meno i chiocciolati.
Pochissime le speranze di poter ambire ad un “upgrade” per chi non è già dentro la Rossa, sia che si tratti di stella verde o Bib Gourmand.
La Regione con più nuovi consigli è la Lombardia, con oltre una ventina di locali, ma la sorpresa paradossalmente, può essere la Liguria anche se con circa la metà di insegne. Quasi nulla per Val d’Aosta, Basilicata, Molise, che non preoccupa, mentre è l’Umbria a sorprendere con una sola tavola. Anche la Romagna staccata dall’Emilia ha potuto brindare solamente a Forlì, dove La Casa Rusticale dei Cavalieri Templari a marzo scorso ha avuto questo onore. Si tratta della Famiglia Baravelli, che ha proseguito la sua attività con un “pizzico di creatività” (scrive Michelin nella recensione), senza montarsi la testa fino al primo agosto. Ora, dopo un periodo durato 2 mesi di chiusura, Templarè si presenta rinnovato, con apertura solo serale e “speak easy”, puntando su Cocktail e Padine. Forse non sapremo mai se la cucina della Cheffe Licia Baravelli sarebbe stata meritevole di stella o Bib vista la bella recensione. La cosa certa è che rimane in cucina e continua col figlio Jacopo.
Visto che la presentazione della più attesa si svolge sempre in Emilia, dopo Modena l’anno scorso, quest’anno è la volta di Parma al Teatro Regio.
Intanto bisogna dire che, dopo anni di astinenza, nell’edizione ancora attuale 2025 ci sono stati 2 nuovi stellati in Emilia e 2 in Romagna, più in particolare nella provincia di Forlì Cesena, anche se non proprio in città ma al mare, in quel di Cesenatico, e in montagna ad Acquapartita.
La situazione generale vede in Provincia FC al comando Magnolia, orientato sempre più alla terza stella in quel bel Relais, Villa Margherita, a Montilgallo (Longiano), di proprietà della Conad Forlì, che dopo un’esperienza sempre stellata durante il Covid, ha poi deciso di affidare la gestione dell’F&B ad Alberto Faccani, che stava a Cesenatico in Viale Trieste.
Qualche km più in là, Terre Alte si conferma sempre più il “Ristorante di Romagna”, con cucina di pesce ma in collina, aperto pranzo e cena, sempre prenotatissimo.
Ma parlando di stelle, il più accreditato alla verde è sicuramente Andrea Giacchini del Ristorante Essentia a Castrocaro Terme, trattandosi del cuoco già abbondantemente stellato nel Luberon, in Francia.
Anche nel riminese, dove la stella verde c’era già a San Patrignano, grazie al precedente Chef del Vite Davide Pontoriere, ora è il turno di Giuseppe Biuso cuoco versatile, già stellato a Vulcano in Sicilia, quindi avvantaggiato.
A Faenza, dove per un certo periodo in Guida erano presenti addirittura 2 locali riferibili alla stessa attività, ora ne resta solo uno, e per il Relais Villa Abbondanzi in discesa libera le speranze sono sempre più ridotte.
La Provincia di Ravenna non vede una stella dai tempi della Voglia Matta a Fusignano, potrebbe farcela Uni a Cervia, al momento non ancora presente sulla Michelin pur con 3 Bacchette sul Gambero Rosso, ma le possibilità si ridurrebbero 0,01% e resterebbero legate alle poche novità direttamente in guida di novembre.
Da Lucio a Rimini, nella nuova location, al contrario, per i più ha il 99,99% di probabilità, ma potrebbe fare più notizia non ottenerla la stella.
Dulcis in fundo, Benso a Forlì, col ritorno di Roberto Zondini in sala, aumenta le eventualità di agguantare qualcosa dopo un periodo stazionario.
Non dimentichiamo Da Gorini, a San Piero in Bagno, ampiamente stellato e pure con tre forchette, cui resta la sola prospettiva della Stella Verde in più o, perché no, il raddoppio. Stessa cosa il Piastrino a Pennabilli al confine con Marche e Umbria che il simbolo verde e rosso ce li ha già. uno due tre.

Elio Crociani Journalist
ViaEmiliaBest.it

Lungo la strada che, partendo dal Milanese, attraversa tutte le città della Regione, escludendo solo la provincia di Ferrara e il centro di Ravenna, è stata creata una directory con Hotels, Ristoranti, Trattorie, Osterie, Pizzerie, Bar, Cantine, ecc. che decreta una classifica basata sulle Guide nazionali più autorevoli (Michelin, Espresso, Gambero Rosso, 50 Top Pizza, La Liste e Slow Food). Lungo la Via Emilia si sfiorano così le province di Lodi, Pavia, Cremona per poi arrivare in Romagna fino a Rimini… ma noi vogliamo includere anche le province di Pesaro e Ancona.
La situazione attuale, in attesa dell’uscita delle sopracitate, vede in vetta Massimo Bottura sia con Osteria Francescana che con l’Hotel Villa Maria Luigia manco a dirlo.
Per quanto concerne la Pizza invece abbiamo Confine e Dry a Milano, più Piccola Piedigrotta a Reggio Emilia per rimanere sul podio.
Più difficile comprendere chi vince fra Osterie e Trattorie, per il semplice fatto che ci sono locali ibridi che nelle guide ottengono riconoscimenti come Ristoranti, parliamo sicuramente di Al Cambio a Bologna e Max Poggi a Trebbo.
Per mettere d’accordo tutti, nella Via Emilia Best si è scelto di separare gli stellati Michelin da quelli che iniziando dalla Stella verde si ritrovano nella cosiddetta Anticamera alla Stella Rossa.
Proprio per tale motivo Osteria Francescana con la Stella verde e le 3 stelle rosse ha avuto la meglio su Uliassi a Senigallia e Enrico Bartolini al Mudec di Milano.
Fra i 2 stelle invece D’O di Oldani a Cornaredo (Mi) s’impone grazie alla stella verde in più.
Stessa cosa per i detentori di un’unica stella Rossa, fra i quali abbiamo sei insegne col Green* che, tirando in ballo anche le altre guide, danno il punteggio massimo a il nuovo Gatto Verde del Villa Maria Luigia a Modena (fuori).
Esauriti gli stellati-stella verde si passa a quelli come Cracco in Galleria a Milano, che comanda la lunga lista grazie a numerosi Cappelli e Forchette.
Una cinquantina di nomi, tutti almeno con una stella, rappresentano la prima parte della Via Emilia Best.
Curioso vedere che 3 ristoranti hanno ottenuto 3 Cappelli cadauno sull’Espresso, ma non sono ancora né stellati da Michelin né citati dal Gambero, si tratta di Motelombroso e Sensorium a Milano e, udite udite, Da Lucio a Rimini. Ricordiamo che queste guide coinvolte verranno aggiornate ad ottobre.

Abbiamo già detto delle Pizzerie e Bib Gourmand, adesso parliamo di Chiavi.
Il B&B di Bottura è l’unico a cui sono state attribuite Chiavi in Regione Emilia Romagna e Marche, e sono tre! Unico anche se guardiamo alle vicine Regioni come Liguria, Piemonte, Val d’Aosta, Trentino e Alto Adige.
Mentre in Lombardia una Chiave è andata all’originalissimo Vico (7 camere), al Principe di Savoia e al Mandarin, 2 Chiavi invece sono state attribuite a Portrait, Bvlgari e Grand Hotel e de Milan.
Tutto confermato anche da La Liste Hotels con 95 a Modena e a Milano 94 al Bvlgari, 91.5 Principe di Savoia a cui si aggiungano con 90.5: Armani, Il Duca e Palazzo Parigi.

Prima di passare alle vere Osterie e Trattorie lungo la Via Emilia vanno segnalati quei ristoranti che hanno ricevuto due Cappelli e l’indirizzo Michelin, ovvero Asina Luna a Peschiera Borromeo e Manna Milano.

Ecco qui così il n.1 degli Osti, Trippa a Milano, seguito da Antica Locanda del Mirasole a San Giovanni in Persiceto (Bo), nonchè da All’Osteria Bottega Bologna e da Sangiovesa a Santarcangelo, tutti con 3 Gamberi.
Si tratta di vere istituzioni, incentrate sulla cucina di Terra a discapito di pesce e vegetale se escludiamo i contorni.

Avanti poi con le stelle verdi a Vite a San Patrignano (Rn), Aihmé a Bologna, Caffè La Crepa a Isola Dovarese.

Dulcis fundu, appena arrivate anche in Guida le Spiagge, con La Guida ai Beach Club d’Italia edita da Morellini.

Elio Crociani Journalist
ViaEmiliaBest.it

Michelin Via Emilia Best 2025

*** Green *
Osteria Francescana Modena

***

Enrico Bartolini al Mudec Milano
Uliassi Senigallia

** Green *
D’O Cornaredo

**
Magnolia Longiano
San Domenico Imola
Verso Capitaneo Milan
Seta by Antonio Guida Milano
Andrea Aprea Milano
Madonnina del Pescatore Marzocca

*Green *
Il Piastrino Pennabilli
Al Gatto Verde Modène
Osteria del Viandante Rubiera
Horto Milano
Joia Milano

Dalla Gioconda Gabicce Monte

*
La Buca Cesenatico
Ancòra Cesenatico
Ca’ Matilde Rubbianino
Iacobucci Castel Maggiore
Abocar Due Cucine Rimini
Antica Corte Pallavicina Polesine Parmense
Inkiostro Parme
I Portici Bologne
Alto Fiorano Modenese
Guido Rimini
Arnaldo – Clinica Gastronomica Rubiera
L’Erba del Re Modène
Da Gorini San Piero in Bagno
La Zanzara Codigoro
Trattoria da Amerigo Savigno
Ristorante del Lago Bagno di Romagna
Casa Mazzucchelli Sasso Marconi
La Palta Borgonovo Val Tidone
Cracco in Galleria Milan
Sadler Milano
Anima Milano
Contraste Milano
Iyo Kaiseki Milano
Berton Milano
Moebius Sperimentale Milano
Sine by Di Pinto Milano
Iyo Milano
Il Luogo Aimo e Nadia Milano
Olmo Cornaredo
Nostrano Pesaro
Andreina Lorette
La Coldana Lodi
Villa Naj Stradella

Bib Gourmand Green *
Ahimè Bologna
Caffè La Crepa Isola Dovarese

Green *
Vite Coriano

Bib Gourmand
Osteria dell’Accademia Montegridolfo
Trattoria Antichi Sapori Gaione
Osteria de Börg Rimini
Antica Trattoria la Grotta dal 1918 Sasso Marconi
Trattoria Ai Due Platani Coloreto
Antica Trattoria Cattivelli Monticelli d’Ongina
Trattoria Lanzagallo Gaibana
Podere San Faustino Fidenza
Osteria la Fefa Finale Emilia
La Campanara Galeata
Da Marchesi Novafeltria
Locanda Cacciatori Ponte dell’Olio
Romani Vicomero di Torrile
La Cucoma San Pancrazio
L’800 Argelato
Caffè Grande Rivergaro
La Baita Faenza
Vecchia Lama Lama Mocogno
Dei Cantoni Longiano
Nuova Roma Sasso Marconi
I Tri Siochètt Parma
Ca’ d’Frara Ferrare
Locanda Pincelli Selva Malvezzi
Al Cambio Bologne
Trattoria di Via Serra Bologne
Trattoria da Probo Bagnolo in Piano
L’Ostreria Fratelli Pavesi Podenzano
Osteria Bartolini Milano Marittima
Osteria Bartolini Cesenatico
Osteria Bartolini Bologna
Magnagallo Campogalliano
Locanda Mariella Calestano
Cile’s Fano
Burro & Alici Marotta
Osteria Zanchetti Fossombrone
Nana Piccolo Bistrò Senigallia
Sot’Ajarchi Ancona
Serendib Milano
Trippa Milano
Dongiò Milano
Da Giannino – L’Angolo d’Abruzzo Milano
Mezzolitro Vini e Cucina Rho
Antica Trattoria Cattivelli Monticelli d’Ongina
Osteria del Miglio 2.10 Pieve San Giacomo
Gabbiano 1983 Corte de’ Cortesi
Antica Trattoria Gianna Recorfano
Dell’Alba Piadena

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Gambero Rosso Milano 2026

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3 Forchette
Cracco In Galleria
Da Vittorio Brusaporto (Bg)
Seta By Antonio Guida
D’O Cornaredo (Mi)
Enrico Bartolini Mudec
Berton
Miramonti L’altro Concesio (Bs)
Lido 84 Gardone Riviera (Bs)
Andrea Aprea Ristorante
Dina Gussago (Bs)
Dal Pescatore Santini Canneto Sull’oglio (Mn)
Il Luogo Aimo e Nadia
Contrada Bricconi Oltressenda Alta (Bg)

3 Gamberi
Trippa Milano
Antica Trattoria Del Gallo Gaggiano (Mi)
Trattoria Visconti Dal 1932 Ambivere (Bg)
La Madia Brione (Bs)
Osteria Della Villetta Dal 1900 Palazzolo Sull’oglio (Bs)
Caffè La Crepa Isola Dovarese (Cr)
Osteria Lagrandissima

3 Bottiglie
Ciz Cantina E Cucina

3 Tavole
Silvano Vini e cibi al banco
Lanzani Bottega & Bistrot Brescia

3 Mappamondi
Ba Restaurant
Gong Oriental Attitude
Iyo Restaurant

Novità dell’anno
Roncoroni Classici Gastronomici
Sushi Matsu Omakase
Quac Bereguardo (Pv)
Mogo

Qualità/Prezzo
Opinabile
Brescia

Migliore cantina
Cracco in Galleria

Il grande classico da non perdere
L’Ambasciata Quistello (Mn)

Il menu vegetariano
Joia

Ci tornerai domani
Nino Osteria con cucina

Premio Aimo Moroni Il Ristoratore dell’anno
Motelombroso

Ambasciatori Fondazione Gambero Rosso
Mandarin Garden Bar & Restaurant

Miglior Agriturismo
Il Colmetto Rodengo Saiano (Bs)

Avanguardie
Dina Gussago (Bs)
La Madia Brione (Bs)
Materia Cernobbio(Co)
Motelombroso
Contrada Bricconi Oltressenda Alta (Bg)
Grow Restaurant Albiate (Mb)

3 Spicchi
Confine Pizza e Cantina
Crosta
Dry
MODUS
Ristorante dell’Angolo Vittuone (Mi)
Montegrigna Tric Trac Legnano (Mi)
Enosteria Lipen Triuggio (Mb)

Semplice Mangiare
Milano

GLI AMBASCIATORI DEL TERRITORIO

Un Posto a Milano
Osteria al Gigianca Bergamo
Osteria Finil del Pret Comezzano Cizzago (Bs)
La Punta Bellagio (Co)
Osteria de l’Umbreleér Cicognolo (Cr)
Bellosteria Annone di Brianza (Lc)
La Coldana Lodi
Antica Osteria del Cerreto Abbadia Cerreto (Lo)
Hostaria Viola Castiglione delle Stiviere (Mn)
Osteria Visconti Monza
Selvatico Rivanazzano (Pv)
Lanterna Verde Villa di Chiavenna (So)
Crotto Valtellina Malnate (Va)

3 Bicchieri

AR.PE.PE Valtellina Sup. Sassella Stella Retica ’22
Avanzi RGC Valtènesi Rosavero ’24
Ballabio Farfalla Pinot Nero Pas Dosé M. Cl. Cave Privée ’18
I Barisei Francicorta Dosage Zéro Natura ’20
Barone Pizzini Franciacorta Extra Brut Rosé ’21
Bellavista Franciacorta Dosage Zéro Rosé ’21
Guido Berlucchi Franciacorta Franciacorta Nature 61 ’18
Bosio Franciacorta Brut Nature ’21
Ca’ del Bosco Franciacorta Dosage Zéro Annamaria Clementi Ris.’16
Calatroni OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Riva Rinetti ’20
Conte Vistarino Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Pernice ’22
Dirupi Valtellina Sup. Grumello V. Dossi Salati Ris. ’22
Ferghettina Franciacorta Extra Brut Ris. ’17
Fiamberti OP Buttafuoco Storico V. Solenga ’21
Giorgi OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé 1870 Top Zero
Lantieri de Paratico Franciacorta Extra Brut Arcadia Vintage ’20
Mamete Prevostini Valtellina Sup. Sassella Sommarovina ’22
Tenuta Mazzolino Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Terrazze Alte ’23
Monsupello Brut M. Cl.
Montina Franciacorta Franciacorta Satèn
Mosnel Franciacorta Extra Brut EBB ’19
Nino Negri Valtellina Sfursat 5 Stelle ’22
Noventa Botticino Botticino Pià de la Tesa ’22
Pasini San Giovanni RGC Valtènesi Lettera C ’22
Perla del Garda Lugana Perla ’24
Aldo RainoldiValtellina Sup. Grumello Ris. ’19
Ricci Curbastro Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto ’15
Tenuta Roveglia Lugana V. T. Filo di Arianna ’20
Tenuta Scerscé Valtellina Sforzato Infinito ’21
Scuropasso – Roccapietra OP Cruasé Roccapietra ’19
Selva Capuzza San Martino della Battaglia Campo del Soglio ’24
Tenute del Garda RGC Valtènesi ’24
Tenuta Travaglino OP Riesling Campo della Fojada Ris. ’21
F.lli Turina RGC Valtènesi Seta Mora ’22

3 Foglie
OLEARIA CALDERA Solo Casaliva
COMINCIOLI Monocultivar Leccino
OLIO GAIATTO Tondello Dop Laghi Lombardi

Continua a leggereGambero Rosso Milano 2026

70 Anni Guida Michelin in Italia e sulla Via Emilia

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Si avvicina la presentazione della nuova Guida Michelin 2026, le più attese sono le nuove Stelle: una, due tre. Ma anche Bib Gourmand e Stelle Verdi sono ambite. 

In attesa vediamo come sono andate le cose l’anno scorso per il settantennale tenutosi a Modena… anzi, partiamo dalla prima edizione del 1956.
L’Italia fu il terzo Paese cui la Rossa, a fine 800, dopo Francia e Belgio, si interessò elencando alberghi e ristoranti con semplici simboli e indirizzi: casette per gli hotel e posate per i ristoranti, da 1 a 5 in base alle dimensioni del posto, completavano l’indirizzo e i prezzi praticati. Nessuna recensione. Tutto qua.

I primi ristoranti non in albergo apparirono solo nel 1920, e gli hotel a Parigi non vennero segnalati fino al 1923 per favorire il consumo di pneumatici in Provincia, fuori città. 

Per i 3 stelle bisognerà attendere il 1933. E resisteranno, nonostante le difficoltà: guerra, Covid… 

L’Italia, dicevamo, a metà anni 50 inizia Il Toto Michelin con 13 ristoranti già con una stella, collocati soprattutto al Nord. Le loro stelle spariranno nei successivi 1957 e 58, per ritornare nel 1959, diventando addirittura 84, nonostante 4 bocciati fra i tredici primordiali. Alla vigilia degli anni 60 vengono quindi stellati contemporaneamente due Ristoranti che ancora funzionano con tre e una stella. Stiamo parlando dei protagonisti dell’ultima cerimonia che ha visto il trionfo di Giancarlo Perbellini ai XII Apostoli di Verona e Arnaldo Clinica Gastronomica a Rubiera. Il riconoscimento ha subito interruzioni nelle diverse decadi. Infatti nell’edizione 1961 Arnaldo Aquila d’oro, si chiamava così allora, venne declassato e rientrò stellato l’anno successivo. I 12 Apostoli invece continuò a restare in fascia di merito, ottenendo pure 2 Stelle nel 1969 assieme ad altri 9, che furono i primi in quell’anno. Ma già nel 1971 Verona ritornò ad una, per poi riottenere il doppio macaron 2 anni dopo nel 1973. Il saliscendi del locale di Giorgio Gioco non si arrestò e ritornò ad una stella nell’edizione Michelin del 1985. Poi l’unica Stella sparì nel 1994 e ci volle uno Chef fuoriclasse come Mario Buffo per riportarla nel 2019.  Nell’edizione 2025, settantennale della Guida Michelin italiana, la singola stella verrà matematicamente sommata alle 2 stelle già di Casa Perbellini, che stava nei pressi della piazza di San Zeno.
Guardando invece la Romagna, possiamo dire che la prima stella arrivò nel ’59 nella provincia di Forlì, che si estendeva a sud fino al confine con le Marche, mentre a Nord confinava con l’altra romagnola, Ravenna. Furono due i ristoranti: Casali a Cesena e la Vecchia Rimini. Nel ’62 si aggiunse al mare Giardino da Bruno, che nel ’64 dovette cedere il titolo a Tino di Massa Lombarda, nell’entroterra, in provincia di Ravenna, ma nel ’65 il riconoscimento nel ravennate mancò, tornerà però a brillare a lungo dal 66, nello stesso Hotel con Discoteca. Il successo ravennate venne rafforzato da Maddalena, nel capoluogo, nel 69, segnando il due a due con Forlì.

Ma è nel ’71 che la cosa si fece seria. A Rimini prese la stella Nello e a Riccione Al Pescatore, per un totale di 6 ristoranti stellati (4-2). Lasciò il podio nel ’74 a Riccione Dal Pescatore per far spazio a Punta dell’Est, sempre nella Perla Verde, e al Gambero Rosso di Cesenatico: siamo a 7 (5-2). 

Il 1975 è l’anno in cui si aggiunse un ristorante che si trova in provincia di Bologna, ma dove si sentono romagnoli, e che ancora si difende molto bene, stiamo parlando del San Domenico di Imola, per il quale di lì a poco, nel ’77, arriverà anche la seconda Stella Michelin, e che ancora resiste con un piccolo sali scendi che vedremo. 

Si salì anche l’anno successivo, nonostante il declassamento di Nello e dell’Hotel Casali, grazie a tre nuovi stellati: Genny a Cervia, Lampara da Mario Cattolica e Frasca di Castrocaro Terme. Completò l’ascesa Gigiolè nel ’77 a Brisighella.

L’anno dopo la Romagna perse gli stellati Tino e Punta dell’Est a favore di La Meridiana Da Mario a Lugo. 

E finalmente nel 1979 arrivò anche la stella a Forlì, in città, al Principe, con Romano Visani, ex socio di Morini del San Domenico. L’anno seguente venne blasonato Al Trocadero Da Vittorio di Cesenatico. 

Bad news negli anni successivi, con la caduta di stelle per Mario de La Lampara, La Meridiana, cui si aggiunsero nell”82 Maddalena e nell”83 Genny.

Nei vicini Lidi Ferraresi ci fu una nuova stella Michelin a Comacchio per Il Sambuco di Donato Bonadies e nell’entroterra, ad Argenta, per il Trigabolo, quest’ultimo iniziò un’ascesa ancor’oggi indimenticabile grazie a Giacinto Rossetti. Nel 1984 Forlì perse al Principe la sua unica stella cittadina fino ad oggi, lo stesso accadde a Vecchia Rimini. Ma quello fu anche l’anno di Paolo Teverini, che sbucò fuori in Alto Savio a pochi km da Umbria, Marche e Toscana, in quel di Bagno di Romagna. 

Il 1985 fu una buona annata per i ristoranti romagnoli con Amici Miei a Faenza e La Meridiana da Mario a Lugo, che riagguantò la Stella, ma nulla da fare per Gigiolè a Brisighella che la perse. 

Il 1986 fu l’anno del primo 3 Stelle in Italia con Gualtiero Marchesi a Milano, che oscurò quasi il successo di La Frasca di Gianfranco e Bruna Bolognesi ai quali invece andò la seconda Stella e come loro anche Fini a Modena ce la fece. In quell’anno ci fu una novità anche in the city a Ravenna, dove brillò Tre Spade con Roberto Cristofori.
Il 1987 segnò la fine della prima parentesi stellata del Mitico Al Trocadero Da Vittorio a Cesenatico, nulla di fatto l’anno successivo e quello dopo con la perdita stellare di Amici Miei a Faenza e Gambero Rosso Cesenatico.

Anche gli anni 90 partirono male con il declassamento del San Domenico Imola, causa apertura anche a New York Morini e i Marcatillii passarono ad una stella, e a Lugo la Meridiana perse la sua unica. 

Tornarono a splendere le Stelle nel 1992 con un altro tre stelle nei dintorni di Milano, all’Antica Osteria del Ponte, due andarono al Trigabolo per Igles Corelli e Bruno Barbieri, mentre Brisighella, dopo alcuni anni senza stella, ne vide riluccicare una per il gradito ritorno di Tarcisio Raccagni. 

Crebbero i tre stelle anche nel ’93 con Enoteca Pinchiorri a Firenze. Chiaramente non poteva mancare l’altra città Artusiana, quella dei natali di Pellegrino, Forlimpopoli, con il Maneggio e Giorgio Sebastiani che riconfermò la stella ottenuta l’anno prima. 

L’anno dopo, a Brisighella bis dei Raccagni con la Grotta e Antonio Bondi con Leo Fusaroli, ma ahimè il Sambuco di Comacchio perse il riconoscimento.

Nel 1995 Pinchiorri perse la terza stella, appena ricevuta, passando a due, partirono i lavori di ristrutturazione. 

L’anno dopo tornarono ad essere ancora 3 i tre stelle grazie a Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio con Nadia Cavaliere Santini, che si aggiunge a Marchesi e Santin. 

Pacifico da Franco rimpiazzò il Sambuco e mantenne la stella a Comacchio con Angela Bonazza, mentre al Maneggio sparì la stella forlimpopolese per sempre. 

Nel1997 altre tre stelle diventarono “due”: in quel di Cassinetta di Lugagnano e a Milano dove Gualtiero per il trasferimento a Erbusco, in Franciacorta, chez Moretti patron del celebre Château, concedetemi il francesismo, Bellavista, non riuscì a riconfermare le tre. Ma subentrò dal Sud Don Alfonso con un nuovo tre stelle. A Castel Guelfo Bruno Barbieri, staccatosi da Igles Corelli al Trigabolo, portò la stella quasi a casa sua, alla Locanda Solarola, dopo essere passato anche da Brisighella dove la Grotta non riuscì comunque ad affermarsi.

Nel 1998 arrivò il primo 3 stelle in Piemonte, dopo Lombardia, Toscana e Campania, si trattava del Sorriso di Soriso, e c’era poco da ridere con il sig. Valazza, che per fortuna era coadiuvato dalla sua Signora, Luisa Marelli. Ma fu Fausto Montalti a riportare la stella a Cesenatico da Vittorio a 3 anni dalla morte del patron Boldini a discapito di Gigiolè che azzerò il firmamento brisighellese. Ma non buttiamoci giù dalla finestra! Arnaldo a Rubiera per la seconda volta perse la stella che brilla oggigiorno. 

Non l’abbiamo detto ma nel 1996 era sparito improvvisamente il Trigabolo ad Argenta e anche Igles Corelli aveva traslocato, guadagnando la sua prima stella nel 99, in proprio, alla Locanda della Tamerice nelle vallette ad Ostellato, dove si trovava in buona compagnia grazie alla Capanna di Eraclio, tutti e due nel ferrarese. 

Comacchio terminò la sua epopea stellata con Pacifico. 

Siamo ora nel nuovo millennio, il San Domenico riprende la seconda stella e anche Barbieri a Locanda Solarola conquista la seconda stella praticamente dalle sue parti, Medicina.

A Rimini, nel frattempo diventata provincia, Fabio Rossi all’Acero Rosso conquista la sua prima ed unica stella, Arnaldo per la terza volta riconquista la sua prediletta ed unica, a Fusignano c’è pure la Voglia Matta a convincere il Bibendum con Barbara Ruffo Lo Mastro. 

Bisogna attendere il 2002 per riavere una nuova stella romagnola, ce la fa Vincenzo Camerucci a Cesenatico al Lido Lido, ma crolla Vittorio per sempre, dall’altra parte del Canale Leonardesco. 

Massimo Bottura riceve la sua prima stella sull’edizione 2003 della Guida Michelin, in via Stella in pieno centro a Modena (dopo un periodo passato a Campazzo in pieno stile Slow Food) che poi farà storia come Osteria Francescana. Viene promosso contemporaneamente anche Alberto Rossetti, a Santarcangelo Al Palazzo, che poi lì si fermerà. Fra un 3 stelle nascente e bravo cuoco, che non riuscì a mantenere almeno una stella nei successivi ristoranti a San Giovanni in Marignano e ad Urbino, spicca la notizia di un nuovo tre stelle allo Chef più giovane e pure patron, ma che non potè entrare fra i JRE, stiamo parlando di Massimiliano Alajmo a Le Calandre di Rubano nella zona industriale di Padova. 

L’anno dopo torna la terza stella a Firenze, otto anni dopo il declassamento, all’Enoteca Pinchiorri e da quel momento i tristellati cresceranno fino agli attuali 14 con un solo declassamento. 

Nel 2006 si aggiunge ai 3 stelle anche Heinz Beck a Roma, a La Pergola, mentre Bottura conquista la sua seconda, idem Ciccio Sultano al Duomo di Ragusa Ibla, si unisce al gruppo uno che guadagna la sua prima stella e che poi riporterà, senza fare spoiler, la seconda stella in Romagna, Alberto Faccani del Magnolia di Cesenatico. Al Palazzo a Santarcangelo invece cade la Stella. Questa edizione va ricordata anche per le “Promesse”, ovvero il grassetto rosso su alcuni ristoranti in guida che hanno maggiori probabilità di essere promossi. Fra questi anche “Xbe”, che evidentemente allora non aveva compreso che mancava poco, avendo già due stelle, perdendo l’occasione. 

Nel 2007 abbiamo il declassamento della Voglia Matta a Fusignano, mentre l’anno successivo due novità in Romagna a Miramare di Rimini Da Guido, dei Raschi, e Raffaele Liuzzi a Cattolica alla Locanda. Addio alla stella per Acero Rosso a Borgo San Giuliano a Rimini e a Chef Fabio Rossi non rimane che San Patrignano a Vite.

Nel 2010 i Rising Star sono riservati agli indirizzi in Guida e fra questi uno che farà molta strada, Enrico Bartolini a Le Robinie in Oltrepò Pavese, da candidato arriva alla prima stella. Da Vittorio a Brusaporto conquista la terza stella Michelin e siamo a 6. Riccardo Agostini, reduce da il Povero Diavolo, conquista immediatamente la Stella a Pennabilli (che ai tempi stava nelle Marche), e invece a Cattolica, in Romagna, uno Chef che poi si trasferirà fra Urbino e Pesaro, Stefano Ciotti, al Vicolo Santa Lucia avrà la meglio a discapito di Locanda Liuzzi. 

Nel 2011 a Torriana l’arrivo di Pier Giorgio Parini permette di ottenere subito la stella tanto attesa Al Povero Diavolo, mentre il Lido Lido di Vincenzo Camerucci abbandona per sempre la tormentata etoile. 

Colpo di scena nel 2012: scende a una stella il ristorante che ha mantenuto da più tempo le due stelle Michelin in Italia ancora oggi, stiamo parlando de La Frasca, nel frattempo trasferitasi a Milano Marittima e che ha poi visto anche l’uscita del suo creatore: Gianfranco Bolognesi. Ne approfitta Massimo Bottura, nonostante il terremoto, diventando il settimo tre stelle in quell’anno. Quello dopo tocca invece ad Enrico Crippa di Piazza Duomo ad Alba mantenere la media, visto il declassamento, sempre in Piemonte, di Al Sorriso, diagonalmente all’opposto sul Lago d’Orta. A Cattolica termina il periodo stellato della località balneare con Stefano Ciotti declassato al Vicolo Santa Lucia. Niko Romito alza l’asticella a 8 tre stelle Michelin, in rappresentanza della Regione Abruzzo e quello più a Sud, se escludiamo il Don Alfonso ai tempi. 

Siamo nel 2014 ed è La Buca a Cesenatico a portarsi a casa la Stella, a braccetto con la Capanna di Eraclio (che l’aveva a suo tempo persa) e La Zanzara sempre in quel di Codigoro. 

Nel 2016 perdono definitivamente l’unica stella rimasta La Frasca e Paolo Teverini (fratellastro di Marco Cavallucci). 

Più breve la carriera di Parini stellato: con l’arrivo del 2017 il Povero Diavole chiude per passare allo Chef Giuseppe Gasperoni che rileva la gestione. 

Giriamo pagina, ci vorrà il 2018 per iniziare una serie di tre stelle Michelin ogni anno, Covid permettendo, che ancora oggi sembra inarrestabile e senza flessioni, iniziando con Norbert Niederkofler al St.Hubertus di San Cassiano, parte dell’Hotel Rosa Alpina, a cui il traguardo sarebbe costato moltissimo. Si parlava di un deficit di oltre 20 milioni di euro
e dell’ingresso del Gruppo Aman per ripagare tutto, compresa la perdita della terza stella appena ricevuta. Magnolia a Cesenatico sale a due Stelle. 

Con il 2019 è Uliassi a portare anche nelle Marche la terza Stella Michelin, con Moreno Cedroni che lo sta a guardare. A Rimini in città arriva finalmente la stella sia alla cucina Italiana che a quella Argentina di Abocar. 

L’edizione 2020 fa sì che tutto si fermi con 11 tre stelle e neanche quel declassamento annunciato ma sempre dietro l’angolo, così le tre stelle tornano a Milano, dove tutto era iniziato con Marchesi, grazie ad Enrico Bartolini al Mudec. A San Piero in Bagno una stella va a Da Gorini nella sede che fu del Gambero Rosso pluridecorato da tutte le Guide che si era sempre accontentato della stella assegnata alla Locanda. 

The show must go on, il 2021 premia coloro che sono riusciti ad aprire durante il 2020, anno del Covid. Nessuno è stato declassato per la chiusura giustificata, ma per l’eventuale operato. Fra questi il Sant’Elisabetta a Firenze, D’O a Cornaredo, Harry’s Piccolo a Trieste ottengono la seconda stella. Il Povero Diavolo a Torriana riprende la Stella. 

Tornano a crescere i tre stelle nel 2023, con Villa Crespi.

Nel 2024 la novità è Fabrizio Mellino dei Quattro Passi che riporta il massimo titolo Michelin sempre da quelle parti a fine secolo scorso. St.Hubertus chiude per rinnovo in vista dei Giochi Invernali 2026. Nel frattempo Norbert Niederkofler si è spostato vicino a casa, a Brunico, all’Atelier Moessmer, rinomato lanificio, ora anche Gourmet a tre stelle. 

Vi sarete accorti che in Romagna c’è stato un grosso movimento di stelle Michelin in buona parte di questi 70 anni della Guida Rossa, con una notevole flessione negli ultimi anni che con l’edizione 2025 sembra terminata, speriamo. Le novità stellate sono Marco Garattoni e Agostino Iacobucci nella sede dell’ex Magnolia a Cesenatico, ribattezzato Ancora, e Piccolo Lago ad Acquapartita, mentre il Povero Diavolo perde la stella per cambio location dello Chef ora Casa Gasparoni.

Continua a leggere70 Anni Guida Michelin in Italia e sulla Via Emilia

I nuovi entrati sulla Guida del Gambero Rosso 2026 Ristoranti d’Italia

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Presentate le Guide a Torino e Roma, chi entra in Romagna ed Emilia/Marche

Unica novità in Romagna con la Chiocciola nella Guida Osterie d’Italia 2026 Slow Food: Ossteria! A Savignano sul Rubicone

In Emilia La vecchia scuola a Montese e La Zaira a Valsamoggia, tanta Pizza!

Dopo un anno di silenzio, torna la Guida del Gambero Rosso ai Ristoranti d’Italia e i soliti insigniti 50Best, Bottura con +2, Romito e Crippa, si ritrovano in vetta a pari merito nell’edizione 2026.
Per vedere qualcun altro in Regione, oltre all’Osteria Francescana di Modena con 3 Forchette da 97, spendendo meno, bisogna passare a Da Gorini, con 90, appena sufficiente. Sta in Romagna, a San Piero in Bagno, era stato promosso l’anno scorso, ottiene quest’anno anche il Miglior Qualità Prezzo, andato anche ad altri non proprio stellati.
Il “Menù dell’anno Nazionale” invece è toccato, all’unico percorso dello Chef che “non se la tira”, al costo di 145 euro, bevande a parte. È Jacopo Ticchi che, con il locale dedicato al figlio “Da Lucio” offre anche la possibilità della carta con 3 piatti sotto i 40 euro: misticanza, ostrica e dessert a scelta.
Fra le novità dell’ultimo anno, il migliore debutto è ancora in Emilia, a Castello d’Arceto di Scandiano (Re), con D’Amato Osteria della premiata ditta del Rigoletto. Fino al terremoto 2012 aveva mantenuto 2 Stelle Michelin in quel di Reggiolo, mentre La Francescana raggiungeva la terza, ora riparte ottenendo 85 dopo pochi mesi dall’apertura, con servizio sia pranzo che a cena.

Seguono altri nomi stellati con 83. Si tratta di Casa Gasperoni, con lo Chef Giuseppe, già stellato al Povero Diavolo di Torriana, ora appena ripartito, poco distante, in un altro luogo che è un’istituzione, l’ex Pacini.
Ma Giuseppe Gasperoni, Zanni junior per gli amici, prosegue anche la sua consulenza a Milano, dove si è spostato Fourghetti, prima a Bologna con Barbieri, ora nuovo-entrato nella Guida Michelin 2026.
83, quindi pari merito, anche alla nuova stella Michelin 2025, Ristorante del Lago, ad Acquapartita, con la Famiglia Bravaccini in sala e cucina.
Leggermente fuori dal confine debutta a Urbino Portanova, pure qui con uno chef che usa il cognome e che di nome fa Giuseppe.
Appena sufficienti per le 2 Forchette, ma faranno strada, Essentia a Castrocaro Terme, che batte Cracco in trasferta alle Terme, e Casa Serafini a Borgo Tossignano, consigliato sia Da Gorini che da Le Calandre nel concorso indetto da The Fork, conquistando anche il Premio Tradizione Futura.
Si tratta di location che si trovano poco distanti dalle città di Forlì, per Giacchini, e Imola per Andrea.
A ridosso degli 80/100 appena menzionati 2 Forchette, ecco quelli che ridebuttano con una sola posata con 79, vedi Da Sacerno, già migliore ristorante di pesce per le guide nazionali “molto fuori” Bologna, che ora si è spostato in via Nazario Sauro.
Debuttano e compaiono per la prima volta in Guida con 78, a Bologna I Conoscenti, locale serale con American Bar in zona Carlton Hotel, Uno di Questi Giorni, con lo Chef già Stella Verde e Bib ad Ahimè, che si divide fra i 2 locali nati dalla scissione del vicino Oltre (di cui si potrebbe parlare molto). Esordisce anche il ristorante del Relais Mevigo a Casola Valsenio, totalmente indipendente dalle camere con Spa nonostante il nome, e il Gatto sull’Albicocco che, vista la citazione dello sceneggiatore drammaturgo di Federico Fellini, Tonino Guerra, può essere solo al mare, a Rimini, ed è aperto solo la sera.
Meno intellettuale Sol y Mar, che invece risulta molto aperto a pranzo in quel di Riccione. Si tratta di un nome che va e viene da 30 anni nelle guide, come del resto La Cucoma che riceve 77 nei dintorni di Russi, ristorante di pesce nell’entroterra romagnolo, numero due ittico in Romagna nelle guide, cercatelo a San Pancrazio. Bis a Casola Valsenio con il Cardello, 76.

Osterie

Non ci sono novità con 3 Gamberi in Emilia Romagna , nessun “da due a tre”.
Restano I Pavesi a Cadenzano (Pc), Mariella a Calestano (Pr), Mirasole a S.G.Persiceto (Bo), Bottega a Bologna, Ai due platani Parma e Sangiovesa a Santarcangelo.
Ma un nutrito numero di Trattorie che ottengono subito 2 fatidici Gamberi c’e’, eccome!
Qualcuno ancora non è stato avvertito ufficialmente, perché in ferie o in riposo settimanale, visto che tendenzialmente si lavora nel fine settimana e la Guida è stata appena presentata di lunedì.
Ma “il paese è piccolo e la gente mormora”, così lo abbiamo fatto noi.
E non sono pochi quelli che ricorderanno il momento della notizia.
E allora ecco a Rocca delle Caminate Bartonga, che apre il giovedì a pranzo e cena per poi chiudere la domenica, l’Osteria la si trova al confine fra Meldola e Predappio.
Anche Giammarco Casadei, già Chef Emergente a livello nazionale l’altr’anno per lo Slow Food, debutta col doppio gambero a Sogliano sul Rubicone con Téra, tanta roba.
Poi ci spostiamo a Bologna, a Crevalcore, con la Taverna del Cuore, e a Castelmaggiore a Serra Sole nel nuovo locale che un tempo fu stellato con i fratelli Leoni, era il Sole di Trebbo, ora c’è Max Poggi versione Sociale e Green. Come dire “il migliore Chef di Bologna che però non ha mai preso la stella” ed è pure a capo attualmente di Chef to Chef, ovvero i Top 50 cuochi dell’Emilia Romagna compresi Massimo Bottura e Igles Corelli, che ne sono stati gli ideatori.
Anche a Modena ne abbiamo uno nuovo per modo dire: Al Boschetto da Loris che ha mantenuto il nome e cambiato gestione. Chiudiamo con Reggio Emilia, ed ecco la Foresteria Cavicchioli a San Prospero, che sta già pensando a qualcosa di nuovo con viaggi all’estero.
La sorpresa più bella arriva da Modigliana, con un solo Gambero a Il Teatro, nota cantina vinicola che propone un ristorante, pardon Osteria, con un solo tavolo all’insegna della convivialità.
Poi sempre con un Gambero anche Rimini con la Cerqua a Montefiore Conca, e poco più in là, a Pesaro, Opera con cuoco e maitre passato dal Noma di Copenaghen.
Restiamo dove ancora si sentono in Romagna ma per pochi metri, a Castel San Pietro, alla Civichella.

A completare la panoramica abbiamo anche un nuovo Tre Tavole, il simbolo che dall’anno scorso ha sostituito le Cocotte riferite ai Bistrot, con ancora Lui e la Franceschetta50 fuori Modena, non si poteva non citare Vasco.
Con 2 Tavole debutta la versione Semplice del San Domenico a Imola.
Nuova Tavola anche Da Alberto a Baricella nel bolognese.
Una sola new entry con recensione e indirizzo va a Le Due Comari a Ferrara.

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Unica novità in Emilia Romagna con la Chiocciola nella Guida Osterie d’Italia 2026 Slow Food: Ossteria! A Savignano sul Rubicone

In Emilia La vecchia scuola a Montese e La Zaira a Valsamoggia

Dopo un anno di silenzio, torna la Guida del Gambero Rosso ai Ristoranti d’Italia e i soliti insigniti 50Best, Bottura con +2, Romito e Crippa, si ritrovano in vetta a pari merito nell’edizione 2026.
Per vedere qualcun altro in Regione, oltre all’Osteria Francescana di Modena con 3 Forchette da 97, spendendo meno, bisogna passare a Da Gorini, con 90, appena sufficiente. Sta in Romagna, a San Piero in Bagno, era stato promosso l’anno scorso, ottiene quest’anno anche il Miglior Qualità Prezzo, andato anche ad altri non proprio stellati.
Il “Menù dell’anno Nazionale” invece è toccato, all’unico percorso dello Chef che “non se la tira”, al costo di 145 euro, bevande a parte. È Jacopo Ticchi che, con il locale dedicato al figlio “Da Lucio” offre anche la possibilità della carta con 3 piatti sotto i 40 euro: misticanza, ostrica e dessert a scelta.
Fra le novità dell’ultimo anno, il migliore debutto è ancora in Emilia, a Castello d’Arceto di Scandiano (Re), con D’Amato Osteria della premiata ditta del Rigoletto. Fino al terremoto 2012 aveva mantenuto 2 Stelle Michelin in quel di Reggiolo, mentre La Francescana raggiungeva la terza, ora riparte ottenendo 85 dopo pochi mesi dall’apertura, con servizio sia pranzo che a cena.
Seguono altri nomi stellati con 83. Si tratta di Casa Gasperoni, con lo Chef Giuseppe, già stellato al Povero Diavolo di Torriana, ora appena ripartito, poco distante, in un altro luogo che è un’istituzione, l’ex Pacini.
Ma Giuseppe Gasperoni, Zanni junior per gli amici, prosegue anche la sua consulenza a Milano, dove si è spostato Fourghetti, prima a Bologna con Barbieri, ora nuovo-entrato nella Guida Michelin 2026.
83, quindi pari merito, anche alla nuova stella Michelin 2025, Ristorante del Lago, ad Acquapartita, con la Famiglia Bravaccini in sala e cucina.
Leggermente fuori dal confine debutta a Urbino Portanova, pure qui con uno chef che usa il cognome e che di nome fa Giuseppe.
Appena sufficienti per le 2 Forchette, ma faranno strada, Essentia a Castrocaro Terme, che batte Cracco in trasferta alle Terme, e Casa Serafini a Borgo Tossignano, consigliato sia Da Gorini che da Le Calandre nel concorso indetto da The Fork, conquistando anche il Premio Tradizione Futura.
Si tratta di location che si trovano poco distanti dalle città di Forlì, per Giacchini, e Imola per Andrea.
A ridosso degli 80/100 appena menzionati 2 Forchette, ecco quelli che ridebuttano con una sola posata con 79, vedi Da Sacerno, già migliore ristorante di pesce per le guide nazionali “molto fuori” Bologna, che ora si è spostato in via Nazario Sauro.
Debuttano e compaiono per la prima volta in Guida con 78, a Bologna I Conoscenti, locale serale con American Bar in zona Carlton Hotel, Uno di Questi Giorni, con lo Chef già Stella Verde e Bib ad Ahimè, che si divide fra i 2 locali nati dalla scissione del vicino Oltre (di cui si potrebbe parlare molto). Esordisce anche il ristorante del Relais Mevigo a Casola Valsenio, totalmente indipendente dalle camere con Spa nonostante il nome, e il Gatto sull’Albicocco che, vista la citazione dello sceneggiatore drammaturgo di Federico Fellini, Tonino Guerra, può essere solo al mare, a Rimini, ed è aperto solo la sera.
Meno intellettuale Sol y Mar, che invece risulta molto aperto a pranzo in quel di Riccione. Si tratta di un nome che va e viene da 30 anni nelle guide, come del resto La Cucoma che riceve 77 nei dintorni di Russi, ristorante di pesce nell’entroterra romagnolo, numero due ittico in Romagna nelle guide, cercatelo a San Pancrazio. Bis a Casola Valsenio con il Cardello, 76.

Osterie

Non ci sono novità con 3 Gamberi in Emilia Romagna , nessun “da due a tre”.
Restano I Pavesi a Cadenzano (Pc), Mariella a Calestano (Pr), Mirasole a S.G.Persiceto (Bo), Bottega a Bologna, Ai due platani Parma e Sangiovesa a Santarcangelo.
Ma un nutrito numero di Trattorie che ottengono subito 2 fatidici Gamberi c’e’, eccome!
Qualcuno ancora non è stato avvertito ufficialmente, perché in ferie o in riposo settimanale, visto che tendenzialmente si lavora nel fine settimana e la Guida è stata appena presentata di lunedì.
Ma “il paese è piccolo e la gente mormora”, così lo abbiamo fatto noi.
E non sono pochi quelli che ricorderanno il momento della notizia.
E allora ecco a Rocca delle Caminate Bartonga, che apre il giovedì a pranzo e cena per poi chiudere la domenica, l’Osteria la si trova al confine fra Meldola e Predappio.
Anche Giammarco Casadei, già Chef Emergente a livello nazionale l’altr’anno per lo Slow Food, debutta col doppio gambero a Sogliano sul Rubicone con Téra, tanta roba.
Poi ci spostiamo a Bologna, a Crevalcore, con la Taverna del Cuore, e a Castelmaggiore a Serra Sole nel nuovo locale che un tempo fu stellato con i fratelli Leoni, era il Sole di Trebbo, ora c’è Max Poggi versione Sociale e Green. Come dire “il migliore Chef di Bologna che però non ha mai preso la stella” ed è pure a capo attualmente di Chef to Chef, ovvero i Top 50 cuochi dell’Emilia Romagna compresi Massimo Bottura e Igles Corelli, che ne sono stati gli ideatori.
Anche a Modena ne abbiamo uno nuovo per modo dire: Al Boschetto da Loris che ha mantenuto il nome e cambiato gestione. Chiudiamo con Reggio Emilia, ed ecco la Foresteria Cavicchioli a San Prospero, che sta già pensando a qualcosa di nuovo con viaggi all’estero.
La sorpresa più bella arriva da Modigliana, con un solo Gambero a Il Teatro, nota cantina vinicola che propone un ristorante, pardon Osteria, con un solo tavolo all’insegna della convivialità.
Poi sempre con un Gambero anche Rimini con la Cerqua a Montefiore Conca, e poco più in là, a Pesaro, Opera con cuoco e maitre passato dal Noma di Copenaghen.
Restiamo dove ancora si sentono in Romagna ma per pochi metri, a Castel San Pietro, alla Civichella.

A completare la panoramica abbiamo anche un nuovo Tre Tavole, il simbolo che dall’anno scorso ha sostituito le Cocotte riferite ai Bistrot, con ancora Lui e la Franceschetta50 fuori Modena, non sipoteva non citare Vasco.
Con 2 Tavole debutta la versione Semplice del San Domenico a Imola.
Nuova Tavola anche Da Alberto a Baricella nel bolognese.
Una sola new entry con recensione e indirizzo va a Le Due Comari a Ferrara.

new 3 Forchette

Il Luogo Aimo e Nadia Milano

new 3 Gamberi
Osteria La Grandissima Milano

new 2 Forchette
D’Amato Osteria Castello di Arceto di Scandiano (Re) 85
Ristorante del Lago Acquapartita (Fc) 83

Casa Gasperoni Poggio Torriana (Rn) 83
Contrada San Savino Civitanova Marche (Mc) 82
Portanova Urbino 82

Casa Serafini Borgo Tossignano (Bo) 80

Essentia Castrocaro Terme (Fc) 80

new Forchetta
Da Saraceno Bologna 79
I Conoscenti Bologna 78 Lorenzo

Uno di questi giorni Bologna 78
Relais Mevigo Casola Valsenio (Ra) 78
Sol y Mar Riccione (Rn) 78
Il Gatto sull’Albicocco Rimini 78
Ca’ Matilde Quattro Castella (Re) 77
Cascina Scottina Cadeo (Pc) 77
La Cucoma Russi (Ra) 77
Il Cardello Casola Valsenio (Ra) 76
Comò Crema 75

new 2 Gamberi
Serra Sole Castelmaggiore (Bo)
Taverna del Cuore Crevalcore (Bo)
Osteria Bartonga Meldola (Fc)
Al Boschetto da Loris Modena
Foresteria Cavicchioli San Prospero (Re)

Tèra Sogliano sul Rubicone (Fc)
La Cantina Sant’Augustino 1650 Grottamare (Ap)

new 1 Gambero
Osteria la Civichella Castel San Pietro Terme (Bo)
Il Teatro Modigliana (Bo)
La Cerqua Montefiore Conca (Rn)

Opera Pesaro
Iervasciò Ripatransone(Ap)

new 3 Tavole
Franceschetta58 Modena
Osteria San Biagio Ancona
Silvano Vini e Cibi al Banco Milano

new 2 Tavole
Semplice Imola (Bo)

new Tavola
Da Alberto Baricella (Bo)

new entry
Le Due Comari Ferrara

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Nuovi indirizzi Michelin 2026

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Ecco la viAEmiliaBest nelle Guide 2026

Con l’autunno arrivano puntuali le Guide dedicate ai Ristoranti. Quelle per il prossimo 2026 verranno presentate il 20 ottobre, Gambero Rosso e Slow Food, 19 novembre, Michelin, nel mezzo Espresso curata da Luca Gardini celebre World Sommelier cervese.
La concomitanza di lunedì prossimo vedrà qualche Ristoratore doversi dividere fra Torino e Roma: importante esserci per questi esercizi scelti fra decine di migliaia in tutta Italia.
Se il volume giallo dedicato ai locali che praticano un prezzo massimo di 40 euro per 3 piatti è rimasto intatto come dimensioni nel tempo, con indirizzo e recensione, per cui solo alcuni ottengono la fatidica Chiocciola dopo anni di costanza, le altre guide invece, con prezzi anche superiori per un pasto completo, riducono sempre più il numero di insegne, dando però più stelle, forchette e cappelli.
Michelin ha già anticipato mensilmente, dai primi giorni di gennaio 2025, un centinaio di nuovi ingressi online, che di diritto saranno pubblicati nero su bianco nel rosso libro, sempre più striminzito, all’opposto di Osterie d’Italia. L’attesa e l’impazienza di sapere chi sono i nuovi stellati resta e resiste, anzi la curiosità sale, attirando sempre più sponsor.
Pochissime le speranze di poter ambire ad un “upgrade” per chi non è già dentro la Rossa, sia che si tratti di stella verde o Bib Gourmand.
La Regione con più nuovi consigli è la Lombardia, con oltre una ventina di locali, ma la sorpresa paradossalmente, può essere la Liguria anche se con circa la metà di insegne. Quasi nulla per Val d’Aosta, Basilicata, Molise, che non preoccupa, mentre è il Trentino a sorprendere con solo 1 tavola. Anche la Romagna staccata dall’Emilia ha potuto brindare solamente a Forlì, dove La Casa Rusticale dei Cavalieri Templari a marzo scorso ha avuto questo onore. Si tratta della Famiglia Baravelli, che ha proseguito la sua attività con un “pizzico di creatività” (scrive Michelin nella recensione), senza montarsi la testa fino al primo agosto. Ora, dopo un periodo durato 2 mesi di chiusura, Templarè si presenta rinnovato, con apertura solo serale e “speak easy”, puntando su Cocktail e Padine. Forse non sapremo mai se la cucina della Cheffe Licia Baravelli sarebbe stata meritevole di stella o Bib vista la bella recensione. La cosa certa è che rimane in cucina e continua col figlio Jacopo.
Visto che la presentazione della più attesa si svolge sempre in Emilia, dopo Modena l’anno scorso, quest’anno è la volta di Parma al Teatro Regio.
Intanto bisogna dire che, dopo anni di astinenza, nell’edizione ancora attuale 2025 ci sono stati 2 nuovi stellati in Emilia e 2 in Romagna, più in particolare nella provincia di Forlì Cesena, anche se non proprio in città ma al mare, in quel di Cesenatico, e in montagna ad Acquapartita.
La situazione generale vede in Provincia FC al comando Magnolia, orientato sempre più alla terza stella in quel bel Relais, Villa Margherita, a Montilgallo (Longiano), di proprietà della Conad Forlì, che dopo un’esperienza sempre stellata durante il Covid, ha poi deciso di affidare la gestione dell’F&B ad Alberto Faccani, che stava a Cesenatico in Viale Trieste.
Qualche km più in là, Terre Alte si conferma sempre più il “Ristorante di Romagna”, con cucina di pesce ma in collina, aperto pranzo e cena, sempre prenotatissimo.
Ma parlando di stelle, il più accreditato alla verde è sicuramente Andrea Giacchini del Ristorante Essentia a Castrocaro Terme, trattandosi del cuoco già abbondantemente stellato nel Luberon, in Francia.
Anche nel riminese, dove la stella verde c’era già a San Patrignano, grazie al precedente Chef del Vite Davide Pontoriere, ora è il turno di Giuseppe Biuso cuoco versatile, già stellato a Vulcano in Sicilia, quindi avvantaggiato.
A Faenza, dove per un certo periodo in Guida erano presenti addirittura 2 locali riferibili alla stessa attività, ora ne resta solo uno, e per il Relais Villa Abbondanzi in discesa libera le speranze sono sempre più ridotte.
La Provincia di Ravenna non vede una stella dai tempi della Voglia Matta a Fusignano, potrebbe farcela Uni a Cervia, al momento non ancora presente sulla Michelin pur con 3 Bacchette sul Gambero Rosso, ma le possibilità si ridurrebbero 0,01% e resterebbero legate alle poche novità direttamente in guida di novembre.
Da Lucio a Rimini, nella nuova location, al contrario, per i più ha il 99,99% di probabilità, ma potrebbe fare più notizia non ottenerla la stella.
Dulcis in fundo, Benso a Forlì, col ritorno di Roberto Zondini in sala, aumenta le eventualità di agguantare qualcosa dopo un periodo stazionario.
Non dimentichiamo Da Gorini, a San Piero in Bagno, ampiamente stellato e pure con tre forchette, cui resta la sola prospettiva della Stella Verde in più o, perché no, il raddoppio. Stessa cosa il Piastrino a Pennabilli al confine con Marche e Umbria che il simbolo verde e rosso ce li ha già. uno due tre.

Elio Crociani Jounalist
ViaEmiliaBest.it

Lombardia (22)
Izè Restaurant ISEO (Bs)
L’Aurum ERBUSCO (Bs)
Vivilo CORTE FRANCA (Bs)
Saint Georges Premier MONZA
DaV by Da Vittorio Louis Vuitton MILANO
Don Carlos MILANO

Cascina Moro LOCATE DI TRIULZI (Mi)
Silvestro MONZA
Visteria VARENNA (Lc)
Amandus MANDELLO DEL LARIO (Lc)

Funtanin Cuggiono (Mi)

Casa Camperio Milano
Il Cairoli Milano
Osteria del Ponte Trezzano sul Naviglio (Mi)
Soul Restaurant Legnano (Mi)
Téa del Kosmo Livigno (So)
Stua Noa Fine Dining Livigno (So)
Manna Milano
Izu Milano
Waby Milano
Fourghetti Milano
The View Milano

Emilia Romagna (4)

Brisla Parma
Casa Rusticale dei Cavalieri Templari Forlì

Enigma Restaurant Reggio Emilia

A Mangiare Reggio Emilia

Marche (3)

Marino PESARO
Locanda Le Logge URBISAGLIA (Mc)
Osteria Ime TOLENTINO (Mc)

Continua a leggereNuovi indirizzi Michelin 2026

I 1000 Ristoranti d’Italia Espresso 2025

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Via Emilia Best 2025

5 Cappelli
Osteria Francescana Modena 19,5
Uliassi Senigallia 19
Cracco in Galleria Milano 19

4 Cappelli
Enrico Bartolini al Mudec Milano 18,5
D’O Cornaredo 18,5
Madonnina del Pescatore Marzocca 18,5
Seta by Antonio Guida Milano 18,5
Dalla Gioconda Gabicce Monte 18,5
Da Gorini San Piero in Bagno 18,5
Andreina Loreto 18
Il Luogo Aimo e Nadia Milano 18
Contraste Milano 18
Andreina Loreto 18
Il Luogo Aimo e Nadia Milano 18
Contraste Milano 18

3 Cappelli
Verso Capitaneo Milan 17,5
Andrea Aprea Milano 17,5
Magnolia Longiano 17
San Domenico Imola 17
Al Gatto Verde Modena 17
Il Piastrino Pennabilli 17
Berton Milano 17
Al Gatto Verde Modena 17
Inkiostro Parma 17
Iyo Kaiseki Milano 17
Alto Fiorano Modenese 17
Iyo Omakase Milano 17
Motelombroso 17
Da Lucio 17
Sensorium 17
Io Luigi Taglienti 17

2 Cappelli
Osteria del Viandante Rubiera 16,5
Iacobucci Castel Maggiore 16.5
Nostrano Pesaro 16,5
Abocar Due Cucine Rimini 16,5
Moebius Sperimentale Milano 16,5
Massimiliano Poggi Cucina Bologna 16,5
Cavallino Maranello (Mo) 16
Casa Mazzucchelli Sasso Marconi 16
Villa Naj Stradella 16
Sine by Di Pinto Milano 16
La Coldana Lodi 16
Sadler Milano 16
L’Erba del Re Modena 16
La Palta Borgonovo Val Tidone 16
Sotto l’Arco Bologna 16
Manna Milano 16

1 Cappello
Joia Milano 15,5
Anima Milano 15,5
Guido Rimini 15,5
Asina Luna 16
Food Witers Milano 15,5
Trattoria Nuovo Macello Milano 15,5
Erbavoglio 15
Makorè Ferrara 15
Il Grano di Pepe 15
Il Ristorante Niko Romito Milano 15
Frangente Milano 15
Capanna di Eraclio Codigoro 15
La Buca Cesenatico 15
Oltre Bologna 15
Locanda Sensi Rivergaro (Pc) 15
La Buca Cesenatico 15

In Guida
Trattoria da Amerigo Savigno
I Portici Bologna
Arnaldo – Clinica Gastronomica Rubiera
Ca’ Matilde Rubbianino in guida
Al Cambio Bologna
Hosteria Giusti Modena
Locanda Pincelli Selva Malvezzi
Al Cambio Bologna

Espresso Via Emilia Best 2025

Lombardia
[bu:r] Eugenio Boer Milano
28 Posti Milano
Alessandro Borghese Il Lusso della Semplicità Milano
Altatto Milano
Anima Milano
Asina Luna Peschiera Borromeo (Mi)
Autem Milano
Ba Restaurant Milano
Bentoteca Milano
Berton Milano
Bites Milano
Borgia Milano
Caffè La Crepa Isola Dovarese (Cr)
Casa Ramen Super Milano
Cascina Vittoria Rognano (Pv)
Contraste Milano
Cracco Milano
D’O Cornaredo (Mi)
Da Bassano Madignano (Cr)
Daniel Canzian Milano
Emoraya Milano
Enrico Bartolini Milano
Felix Lo Basso Home & Restaurant Milano
Food Writers Milano
Frangente Milano
Gong Milano
Guallina Mortara (Pv)
I Castagni Vigevano (Pv)
Ichikawa Milano
Il Luogo di Aimo e Nadia Milano
Il Ristorante Niko Romito Milano
Iyo Experience Milano
Iyo Omakase Milano
Joia Milano
Kanpai Milano
L’Alchimia Milano
La Coldana Lodi
La Drogheria Vigevano (Pv)
Langosteria Cucina Milano
Manna Milano
Mater Bistrot Milano
Moebius Sperimentale Milano
Motelombroso Milano
Nebbia Milano
Pellico 3 Milano
Ratanà Milano
Sadler Milano
Sensorium Milano
Seta by Antonio Guida Milano
Sine by Di Pinto Milano
Spore Milano
Stadera Milano
Terrazza Gallia Milano
Trattoria del Nuovo Macello Milano
Trippa Milano
Un Posto a Milano Milano
Verso Capitaneo Milano
Voce di Aimo e Nadia Milano
Wicky’s Innovative Japanese Cuisine Milano

Emilia-Romagna
Abocar Due Cucine Rimini
Acqua Pazza Bologna
Agostino Iacobucci Castel Maggiore (Bo)
Ahimè Bologna
Ai Due Platani Parma
Al Cambio Bologna (Bo)
Al Gatto Verde Modena
Alto Fiorano Modenese (Mo)
Amerigo Valsamoggia (Bo)
Antica Osteria del Mirasole San Giovanni in Persiceto (Bo)
Antica Trattoria del Reno Bologna
Arnaldo Clinica Gastronomica Rubiera (Re)
Arrogant Pub Reggio nell’Emilia
Badessa Casalgrande (Re)
Boca Barranca Ravenna
Ca’ Matilde Quattro Castella (Re)
Ca’ Murani Faenza (Ra)
Casa Mazzucchelli Sasso Marconi (Bo)
Cavallino Maranello (Mo)
Cortex Parma
DaGorini Bagno di Romagna (Fc)
Entrà Finale Emilia (Mo)
Erbavoglio Modena
Franceschetta 58 Modena
Guido Rimini
Hostaria da Ivan Roccabianca (Pr)
Hosteria Giusti Modena (Mo)
Hotel I Portici Bologna
Il Fenicottero Rosa Gourmet Faenza (Ra)
Il Grano di Pepe Ravarino (Mo)
Il Piastrino Pennabilli (Rn)
Inkiostro Parma
IO Luigi Taglienti (Pc)
L’Erba del Re Modena
La Buca Cesenatico (Fc)
La Campanara Galeata (Fc)
La Capanna di Eraclio Codigoro (Fe)
La Fefa Finale Emilia (Mo)
La Palta Borgonovo Val Tidone (Pc)
La Sangiovesa Santarcangelo di Romagna (Rn)
Laghi Campogalliano (Mo)
Locanda Mariella Calestano (Pr)
Locanda Pincelli Molinella (Bo)
Locanda Sensi Rivergaro (Pc)
Magnolia Longiano (Fc)
Makorè Ferrara (Fe)
Massimiliano Poggi Cucina Castel Maggiore (Bo)
Nunziadêina Nonantola (Mo)
Oltre Bologna (Bo)
Osteria Bottega (Bo)
Osteria del Viandante Rubiera (Re)
Osteria Francescana (Mo)
Osteria Michiletta Cesena (Fc)
Ostreria Fratelli Pavesi Podenzano (Pc)
Piccola Osteria Tera Sogliano al Rubicone (Fc)
Quimérico Cervia (Ra)
Relais Bellaria Hotel & Congressi I Corbezzoli (Bo)
San Domenico Imola (Bo)
Sentaku Ramen Bar Bologna
Sotto l’Arco Bologna

Marche
Uliassi Senigallia (An)
Madonnina del Pescatore Senigallia (An)
Andreina Loreto (An)
Dalla Gioconda Gabicce Mare (Pu)
Nostrano Pesaro
Lo Scudiero Pesaro
Alla Lanterna Fano (Pu)
AlMare Fano (Pu)
Da Maria Fano (Pu)
GastroBi Loreto (An)
Nana Piccolo Bistrò Senigallia (An)
Sepia by Niko Senigallia (An)

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Gambero Rosso Ristoranti d’Italia 2025

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3 Forchette
Osteria Francescana Modena 95
Uliassi Senigallia 94
Madonnina del Pescatore Marzocca 94
Enrico Bartolini al Mudec Milano 91
D’O Cornaredo 92
Seta by Antonio Guida Milano 92
Cracco in Galleria Milano 93
Berton Milano 91
Andrea Aprea Milano 90
Dalla Gioconda Gabicce Monte 90
Da Gorini San Piero in Bagno 90
Andreina Loreto 90

2 Forchette
Il Luogo Aimo e Nadia Milano 89
Contraste Milano 88
Al Gatto Verde Modena 88
Magnolia Longiano 87
Sadler Milano 87
Iacobucci Castel Maggiore 86
San Domenico Imola 86
Il Piastrino Pennabilli 86
Massimiliano Poggi Cucina Bologna 86
Osteria del Viandante Rubiera 85
Joia Milano 85
Inkiostro Parma 85
Anima Milano 85
Trattoria da Amerigo Savigno 85
Nostrano Pesaro 85
Verso Capitaneo Milan 84
Cavallino Maranello (Mo) 84
Osteria dei Frati Roncofreddo (Fc) 84
Antica Corte Pallavicina Polesine Parmense 84
Sine by Di Pinto Milano 84
La Coldana Lodi 84
Osteria dei Frati Roncofreddo (Fc) 84
Cavallino Maranello (Mo) 84
Io Luigi Taglienti 83 17
Makoré Bologna 83
La Buca Cesenatico 83
I Portici Bologna 83
Io Luigi Taglienti 83
Makoré Bologna 83
Sotto l’Arco Bologna 82
I Carracci Bologna 82
Benso Forlì 82
Locanda del Falco Gazzola (Pc) 82
Alto Fiorano Modenese 82
L’Erba del Re Modena 82
La Palta Borgonovo Val Tidone 82
Sotto l’Arco Bologna 82
I Carracci Bologna 82
Benso Forlì 82
Locanda del Falco Gazzola (Pc) 82
La Fiaschetteria Besenzone (Pc) 81
Al Cambio Bologna 81
Cucina Bacilieri Bologna 81
Hosteria Giusti Modena 81
Maré Cesenatico (Fc) 80
La Capanna di Eraclio Codigoro (Fe) 81
La Valle Fidenza (Pr) 81
La Zanzara Codigoro 81
Guido Rimini 81
Ancòra Cesenatico 81
Casa Mazzucchelli Sasso Marconi 81
Abocar Due Cucine Rimini 81
Guido Rimini 81
Vite Coriano 81
La Fiaschetteria Besenzone (Pc) 81
Al Cambio Bologna 81
Cucina Bacilieri Bologna 81
Hosteria Giusti Modena 81
Maré Cesenatico (Fc) 80
La Capanna di Eraclio Codigoro (Fe) 81
La Valle Fidenza (Pr) 81
Al Cambio Bologna 81
Locanda Sensi Rivergaro (Pc) 80
Al Vèdel Colorno (Pr) 80
Palazzo Utini Noceto (Pr) 80
La Maison du Gourmet Coloreto (Pr) 80
Riva Ponte sull’Olio (Pc) 80
Locanda Sensi Rivergaro (Pc) 80
Al Vèdel Colorno (Pr) 80
Palazzo Utini Noceto (Pr) 80
La Maison du Gourmet Coloreto (Pr) 80
Riva Ponte sull’Olio (Pc) 80

3 Mappamondi
Iyo Milano

3 Gamberi
Caffè La Crepa Isola Dovarese
Trippa Milano
L’Ostreria Fratelli Pavesi Podenzano
Locanda Mariella Calestano
Trattoria Ai Due Platani Coloreto
La Sangiovesa Santarcangelo
Antica Locanda del Mirasole con Locanda San Giovanni in Persiceto (Bo)
All’Osteria Bottega Bologna

3 Tavole
Moebius Sperimentale Milano
Aihmé Bologna
Nana Piccolo Bistrò Senigallia

3 Bottiglie
La Baita Faenza 3b

1 Forchetta
Locanda Pincelli Selva Malvezzi 78
Osteria Zanchetti Fossombrone 78
Villa Naj Stradella 78
Arnaldo – Clinica Gastronomica Rubiera 77

2 Gamberi
Mercato Trattoria Pop Senigallia (An)
Vino e Cibo Senigallia (An)
Osteria Bartolini Bologna
Osteria de Börg Rimini
Osteria la Fefa Finale Emilia
La Campanara Galeata
Antica Trattoria la Grotta dal 1918 Sasso Marconi
Antica Trattoria Cattivelli Monticelli d’Ongina
Trattoria di Via Serra Bologna

1 Gambero
Sot’Ajarchi Ancona

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